Le immagini esposte nella mostra, che la fede di un popolo ha diffuso sul territorio, si rifanno tutte all’icona del Santo Miracolo dove i segni miracolosi rendono le immagini eloquentemente “demonstrantes” e portano la raffigurazione al centro della comunità, con l’esperienza di quanto, secondo il vangelo di Giovanni, avvenne al Calvario (sangue ed acqua).
Furono molte le reazioni dei fedeli della comunità indicate dai testimoni interrogati, gli interventi del clero che acquisisce per la Collegiata la reliquia della Sacra Costa, le testimonianze maschili (anche il vicario generale di Milano), il compianto delle donne che hanno suscitato l’interesse espresso in queste immagini.
Dal vedere siamo invitati a passare all’agire come protagonisti e testimoni.
Un atteggiamento comunitario che qui a Cannobio si rinnova due volte all’anno: nell’anniversario del miracolo (il seme) e nella II feria di Pentecoste quando lo Spirito, dono del Risorto, plasma la Chiesa (il frutto).