«Aprimi, sorella mia, mia amica…». L’amato bussa all’uscio nella notte, ma al risveglio egli è scomparso e la ricerca è vana. «Cos’ha il tuo amato più di ogni altro?». «Egli è bianco e vermiglio, riconoscibile fra una miriade…», risponde lei alle amiche. E finalmente si ode la sua voce: «Tu sei bella amica mia…, incantevole come Gerusalemme». E la ricerca si appaga nell’abbraccio.