Nel Venerdì Santo, il ricordo della morte di Cristo affidato a una celebrazione in cui la musica è preghiera: le Sette Parole op. 593 di P. Magri ad accompagnare la Via Crucis, il Miserere di A. Alberti Giani eseguito durante il bacio della reliquia della Santa Croce, e lo Stabat Mater op. 61 di L. Boccherini offerto come meditazione conclusiva.
La tradizione della funzione delle Tre Ore di Agonia del Signore, con il canto delle Sette Parole, venne introdotta nel 1831 dal p. rosminiano Luigi Gentili, poi primo missionario in Inghilterra; abbandonata negli anni cinquanta, è stata reintrodotta, con la sola parte del canto delle Sette Parole, durante la Via Crucis serale del 1986, su espressa richiesta di p. Emilio Comper, allora Rettore del Calvario. Per questo particolare momento hanno dedicato, al Calvario di Domodossola, alcuni loro lavori compositori di chiara fama quali R. Grisoni, C. Cavadini e R. Olzer.
Si sottolinea che questo non è un concerto: le Sette Parole saranno eseguite durante la Via Crucis, il Miserere durante il bacio della reliquia della S. Croce e lo Stabat Mater chiuderà, quale meditazione, la celebrazione
Mons. P. Magri
Septem Verba D.N.J.C. in Cruce Op. 593
nell’orchestrazione per coro, archi e organo curata dalla Cappella Musicale del S. M. Calvario
A. Alberti Giani
Salmo 50 - Miserere mei Deus
Falsobordone per quattro solisti e coro a cinque voci miste a cappella
L. Boccherini
Stabat Mater Op. 61
Sequenza per soprano solo e archi