Recitazione e musica in un connubio inseparabile, per scrutare il mistero dell’incarnazione. Lasciandosi condurre dal testo di De Luca, in cui affiorano i dubbi, le domande e i timori di Maria – chiamata a concepire il Figlio di Dio, e a vederlo morire sulla croce – e di Giuseppe, destinato a diventare padre nel modo che mai avrebbe immaginato.
Lettura teatrale per voce femminile e ensemble strumentale (violini, violoncello, basso, chitarra, flauto).
Nascita e figliolanza, il Natale in funzione della Pasqua, apertura e accettazione del progetto di Dio, scelte da compiere.
Questo testo rinuncia all’alone magico del Natale e si fa racconto terreno, dove ciò che è umano deve confrontarsi con ciò che è divino . E’ nel “sì” di Maria che comincia la storia della nostra Salvezza: l’essenza del Natale è la Pasqua . Gesù nasce in terra per poter morire sulla croce. Che cosa pensa Maria? Nel testo di Erri De Luca ascoltiamo i suoi pensieri, l’attesa del figlio, le paure e le mille domande su questo figlio diverso dagli altri. E ascoltiamo anche i dubbi di Giuseppe: sposare Maria incinta o ripudiarla? Accettare di proteggere quel bambino non suo? Credere che Maria sia davvero “la più speciale eccezione”?
La parte strumentale è stata appositamente composta per questo testo: la musica è concepita come voce narrante della storia e non semplice sottofondo di cui si potrebbe fare a meno. I diversi timbri degli strumenti si intrecciano a evocare il profumo del deserto, della strada, l’odore del mosto e il silenzio di un cielo stellato.