Venerdì 26 Febbraio 2016, h 20:45
Spirito Santo, protagonista del Sinodo sulla famiglia
Novara, Duomo
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Incontro di riflessione
Con: Card. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona - Osimo e Moderatore al Sinodo sulla Famiglia
Introduce: mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara
A cura di: Comitato per il Progetto Passio

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CRONACA

 

MENICHELLI: AMORE E PERDONO GUARISCONO LA FAMIGLIA
A Passio, dal Sinodo dei vescovi un messaggio di speranza per la vita di coppia

«Non è la grandezza del peccato che tocca Dio, ma la misura dell’amore suo tocca noi». Così Edoardo Menichelli, cardinale e relatore del recente Sinodo dei vescovi sulla famiglia, commenta il brano della peccatrice perdonata dal Vangelo di Luca di fronte al pubblico riunito nel Duomo di Novara venerdì 26 febbraio, nel secondo Quaresimale della Cattedrale proposto da Passio 2016. A confronto, davanti a Gesù, una donna – colpevole e pentita – e il fariseo Simone, che si ritiene senza peccato. «Gesù indica a Simone l’amore che la donna ha per lui, e lo spinge a confrontarsi con esso. Solo così scoprirà che anche lui è peccatore, perché solo l’amore ti cambia – spiega Menichelli –. Pecco perché non amo, sono amato e quindi perdonato. E, se sono perdonato, amo». È la parabola della misericordia, che si gioca nella casa di Simone e in quella di ogni famiglia perché – ricorda il vescovo mons. Franco Giulio Brambilla, che, accompagnato da un brano alla viola di Riccardo Brumat, introduce l’incontro – «sul tavolo della casa mettiamo il patrimonio più prezioso che abbiamo: l’amore di un uomo e di una donna e la freccia che entra nel futuro che sono i figli. Per questo può essere il luogo dei grandi amori, delle grandi delusioni, delle grandi frustrazioni, e persino dei grandi odi e delle lacerazioni imperdonabili. Per questo al suo centro ha bisogno di tanta tenerezza e di tanta misericordia». Gesù si reca spesso nelle case degli uomini, senza attendere che essi ne escano ad ascoltarlo, e pone domande che invitano a conversione. «Porte blindate, che allontanano i vicini e che solo i ladri sono capaci di aprire; molta autonomia ma poca libertà; molta genitorialità, ma poca maternità e paternità; molto cibo ma poca convivialità», così il Cardinale fotografa le molte contraddizioni delle famiglie di oggi. «Al sinodo abbiamo parlato anche delle ferite della famiglia – soggiunge –. Ogni ferita ha bisogno di medicina e di terapia, e quella che porta Gesù è la terapia della speranza». Essa è il frutto del perdono di Dio: «quand’ero bambino – ricorda Menichelli – la maestra mi chiamava alla lavagna, correggeva i miei errori, e io cancellavo, ma sotto il segno dell’errore restava. Dio invece prende la nostra lavagna e ce ne dà una completamente nuova. È l’esperienza del perdono, che ci rende creature nuove».



PRESENTAZIONE

 

MENICHELLI, A NOVARA IL CARDINALE DELLE FAMIGLIE
A Passio uno sguardo internazionale sulla realtà famigliare

La famiglia, ferita ma indispensabile, ovunque nel mondo. A parlarne a Novara è il cardinale Edoardo Menichelli, che venerdì 26 febbraio in Duomo, alle 20.45, è protagonista del Quaresimale della Cattedrale, proposto da Passio 2016 e intitolato “Spirito Santo, protagonista del Sinodo sulla famiglia”. È l’occasione – mentre a Roma, in Parlamento, si discute di “unioni civili” – non per “alzare steccati”, ma per porsi in ascolto della ricchezza di esperienze di vita famigliare emerse nel recente Sinodo sulla Famiglia, a cui Menichelli e il vescovo Franco Giulio Brambilla – che presiederà l’incontro – hanno partecipato entrambi in qualità di relatori. Bellezza, risorse e difficoltà dell’esperienza di sposi e di genitori illuminano la realtà di quella “cellula primaria" della società umana che chiede un posto di crescente importanza e responsabilità all’interno della Chiesa.

 

EDOARDO MENICHELLI

Edoardo Menichelli è nato a Serripola di San Severino Marche (Macerata) il 14 ottobre 1939. Ordinato sacerdote il 3 luglio 1965, ha conseguito la licenza in Teologia Pastorale presso la Pontificia Università Lateranense. Nel 1968 è stato chiamato a Roma come Officiale presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. In seguito, dal 1992 al 1994 è stato chiamato a collaborare presso la Congregazione per le Chiese Orientali come Addetto di Segreteria, ricoprendo anche l'incarico di Segretario particolare dell'allora Prefetto, il Cardinale Achille Silvestrini. A questi incarichi istituzionali ha sempre affiancato l’impegno pastorale come Cooperatore presso la Parrocchia romana dei SS. Cuori di Gesù e Maria, seguendo soprattutto la pastorale familiare, e come assistente spirituale nella clinica Villa Mafalda per più di 20 anni. E’ stato anche Collaboratore del Consultorio Familiare della Facoltà di Medicina al Policlinico Gemelli dove per alcuni anni ha insegnato etica professionale nella scuola per infermieri professionali. Ha preso parte attiva al Sinodo della Diocesi di Roma. Il 10 Giugno 1994 è stato nominato Arcivescovo di Chieti-Vasto. L’8 gennaio 2004 è stato nominato Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo. Nella CEI, ricopre gli incarichi di Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana e di Membro della Commissione Episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università a Roma. È Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’AMCI, Associazione Medici Cattolici Italiani. Membro di nomina pontificia alla recente III Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia (ottobre 2014), è stato Relatore del circolo minore italiano "A". Il 4 gennaio del 2015 viene creato Cardinale da S. S. Francesco e nel Concistoro del 14 febbraio gli viene imposta la Berretta Cardinalizia, consegnato l'Anello e assegnato il Titolo della Chiesa dei Sacri Cuori di Gesù e Maria in Tor Fiorenza.