Lunedì 09 Aprile 2018, h 21:00
Per Mariam ad Jesum
Madre e Figlio riuniti, nel canto gregoriano
Novara, Chiesa di San Nazzaro della Costa
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Concerto
Dirige: Simone Pedroni
Esegue: Schola Gregoriana Benedetto XVI

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TESTI


DESCRIZIONE

PRESENTAZIONE

 

PASSIO, NEL GREGORIANO UN “GRAZIE” A MARIA
La Schola Benedetto XVI con Simone Pedroni nell’ultimo evento a Novara

Un “grazie” a Maria sulle note del canto gregoriano. A lei, protagonista dell’ottava edizione di Passio 2018, è dedicata – a conclusione del progetto – la preghiera in musica intitolata “Per Mariam ad Jesum. Madre e Figlio uniti, nel canto gregoriano”, che la Schola Gregoriana Benedetto XVI, diretta da Simone Pedroni, offre al pubblico riunito lunedì 9 aprile, alle ore 21, presso la chiesa di San Nazzaro della Costa di Novara. È l’occasione per immergersi nell’antico repertorio – fonte e matrice originaria dell’evoluzione musicale d’Occidente – capace di tradurre nello stupore orante del canto la contemplazione del mistero di Dio. Introdotto dal gioioso canto pasquale “Regina Caeli”, il programma presenta inni, antifone e invocazioni tratte dalla liturgia propria delle principali solennità mariane, tracciando un “viaggio spirituale” che percorre in filigrana gli avvenimenti salienti della vita terrena ed ultraterrena di Maria dall’Immacolata concezione sino all’Assunzione. Il programma termina con l’antifona “Puer natus est” della Messa del giorno di Natale, ideale meta del percorso terreno della Vergine che con il suo “sì” ha reso possibile l’incarnazione del Figlio di Dio, per lasciare infine spazio, nelle Laudes regiæ, alla lode unanime e cosmica di Gesù Cristo Re dell’universo.

Immagini
Sono disponibili foto di archivio della Schola Gregoriana Benedetto XVI.

 

Programma

Antifona REGINA CÆLI (in cantu simplici)

Proprium Missæ dell’Immacolata Concezione della B.V.M.

  • Introito GAUDENS GAUDEBO
  • Graduale BENEDICTA ES TU
  • Alleluia TOTA PULCHRA
  • Offertorio AVA MARIA
  • Communio GLORIOSA DICTA SUNT
  • Tropo di Kyrie CUM IUBILO

Sequenza STABAT MATER (Jacopone da Todi?)

Ritmo CONCORDI LÆTITIA

Secondi Vespri dell’Assunzione di Maria al cielo (schema di San Benedetto)

  • Versetto DEUS IN ADIUTORIUM
  • Antifona ASSUMPTA EST e Salmo 109
  • Antifona MARIA VIRGO e Salmo 112
  • Antifona IN ODOREM e Salmo 121 Antifona PULCHRA ES e Salmo 126
    Capitulum BENEDIXIT TE Responsorio breve ASSUMPTA EST
  • Inno AVE MARIS STELLA Versetto EXALTATA EST
  • Antifona HODIE MARIA VIRGO e Cantico MAGNIFICAT
  • Supplicatio KYRIE
  • Oratio dominica PATER NOSTER
  • Oratio OMNIPOTENS
  • Versetto BENEDICAMUS DOMINO

Introito PUER NATUS EST

LAUDES REGIÆ

 

Schola Gregoriana Benedetto XVI

La Schola Gregoriana Benedetto XVI, fondata nell’anno 2008 con la benedizione e l’approvazione del Vescovo di Novara Renato Corti e diretta dal M° Simone Pedroni, è sorta con il preciso intento di attualizzare i documenti del Concilio Vaticano II riguardanti la musica sacra. La Costituzione Sacrosanctum Concilium così si esprime al n.116 “La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della Liturgia romana: perciò, nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, gli si riservi il posto principale”. Constatando la discrasia tra l’assunto e la sua realizzazione, la schola si è lentamente impegnata nel riportare a livello parrocchiale la bellezza del canto gregoriano. Sorta originariamente nella chiesa di San Marco in Novara, ha per qualche anno portato il nome “Carolus a Basilica Petri”, in onore del vescovo novarese Carlo Bascapè, le cui spoglie riposano tuttora nella suddetta chiesa. Successivamente è divenuta parte integrante della vita liturgica della parrocchia Madonna Pellegrina in Novara su impulso del parroco don Franco Belloni. Simone Pedroni ha allora maturato la scelta di mutare il nome della Schola in “Benedetto XVI” a seguito della straordinaria ricchezza de magistero di questo Papa dedicato alla musica e alla musica sacra, che risuona come un invito all’attuazione estrinseca delle ragioni per cui la schola stessa è sorta. Per statuto la Schola non tiene concerti ma partecipa esclusivamente alle liturgie parrocchiali o a quelle di chiese che desiderano reintrodurre le loro comunità alla partecipazione attiva tramite l’ascolto orante. La schola infatti, oltre al cosiddetto “gregoriano popolare”, si dedica principalmente alla realizzazione di quei brani (il “Proprium Missæ”) che sin dalle origini erano destinati ad un piccolo gruppo di cantori preparati ad affrontarne le difficoltà. Il canto gregoriano, preghiera cantata nata per la liturgia, solo in essa trova la sua perfetta ragion d’essere. Vero candelabro e ostensorio della Parola di Dio, con uno sterminato repertorio trasmesso oralmente da maestro ad allievo, lectio divina che permette al testo sacro di penetrare nel cuore dell’orante svelando significati che sono preclusi alla semplice omiletica, il gregoriano possiede la forza di in-cantare, di distogliere il cuore dalle preoccupazioni perché esso si dilati e si orienti a Dio, nell’adorazione e nel silenzio attonito.