Essere figlio, essere figlia. Il dato esistenziale originario, che accomuna ogni uomo e ogni donna, è il tema della sesta edizione del progetto Passio. La radice prima e intima dell’umanità, che Gesù incarna per spiegare la relazione che unisce lui e ciascuno a Dio, il Padre dei cieli.
«Ecco l’uomo!», esclama Ponzio Pilato presentando Gesù alla folla, nel racconto dell’evangelista Giovanni. Una folla che chiede la sua morte, perché si è proclamato re e Figlio di Dio. Ma un Dio così nessuno l’avrebbe mai immaginato. Percosso, sfigurato dai flagelli, il suo volto è una maschera di sangue, coperta con una corona di spine dai soldati, che si sono fatti beffe di lui, chiamandolo “re” per burla. Il volto di un Dio che si è fatto uomo. Tutto era iniziato 36 anni prima, in un piccolo villaggio della Galilea. «Avrai un figlio, e lo chiamerai Gesù, egli sarà figlio dell’Altissimo», l’angelo del Signore aveva annunciato alla giovane Maria. “Figlio dell’uomo” avrebbe chiamato se stesso Gesù, proclamando nelle strade e nelle sinagoghe il lieto annuncio: ogni figlio d’uomo sarà accolto da Dio come suo figlio.
Oltre 230 eventi culturali, artistici e di formazione cristiana, diffusi, in un arco temporale di due mesi, nell’intero territorio della diocesi di Novara. Il programma di Passio è il frutto di una collaborazione che vede uniti intorno a un comune obiettivo progettuale parrocchie, gruppi, associazioni, sacerdoti e laici, con le loro risorse creative e operative. Nella convinzione che il mistero pasquale di passione, morte e risurrezione di Gesù possa divenire nucleo generatore di cultura, capace di interrogare l’uomo d’oggi, e di lasciarsi interrogare dall’attualità per stimolare risposte creative e innovative e aprire nuovi orizzonti di speranza.
Realizzati nel Duomo di Novara, quattro incontri di catechesi sono trasmessi in streaming a numerose sale parrocchiali della Diocesi, in cui le comunità potranno assistere – in diretta video ad alta definizione – alle riflessioni offerte il 14, 21 e 28 marzo e il 4 aprile da don Luigi Ciotti, madre Anna Maria Canopi, mons. Gianfranco Ravasi ed Enzo Bianchi. Le registrazioni sono rese disponibili nei giorni successivi anche sul sito internet www.passionovara.it, che permette di accedere costantemente al programma di Passio e alla documentazione di tutti gli eventi. Inoltre, sette incontri di lettura e spiegazione del Cantico dei Cantici – presentati nel Battistero del Duomo dall’attrice Lucilla Giagnoni e dal biblista don Silvio Barbaglia – raggiungono, in differita video, gli spettatori di oltre 50 emittenti televisive locali e satellitari. Sono i numeri e l’ambito di diffusione di un progetto che varca i confini diocesani, come occasione di condivisione offerta all’intero territorio nazionale, grazie anche al sostegno del Servizio nazionale per il Progetto Culturale della Chiesa italiana e al patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Offerto dal Padre al mondo per la salvezza di ogni uomo. È l’immagine del Cristo crocifisso raffigurato in un affresco quattrocentesco della Pieve di San Pietro in Casalvolone, ora custodito nel Palazzo dei Vescovi di Novara. Riprodotta in gigantografia ed esposto al pubblico in piazza Duomo, rappresenta il tema grafico unificante delle edizioni 2012, 2014 di Passio, dedicate alla relazione tra Gesù, Figlio di Dio, e il Padre.